giovedì 11 febbraio 2010

Monte Bue - Monte Maggiorasca - Lago Nero - Fontana Gelata

Una bellissima escursione, fatta l'estate scorsa!

Siamo arrivati nelle vicinanze di Prato Cipolla tramite la nuova seggiovia, che all'epoca era stata aperta dall'inverno precedente. Il Prato consiste in una sorta di piccola valle, che in inverno ospita una piccola pista baby per bambini e principianti; dall'apertura della seggiovia è stato anche restaurato il vecchio rifugio.

Subito a destra del rifugio parte un sentierone piuttosto ripido che dopo qualche passo gira subito verso il Monte Bue (qui a lato); in estate abbiamo incontrato su questo sentiero qualche rigagnolo ma niente che possa aver dato problemi. La cosa che più colpisce sono però i prati, verdi, verdissimi e fioriti, davvero una bellezza; soprattutto risalendo il Bue, e anche all'incrocio con il sentiero del Lago Nero, si rimane estasiati da queste distese fiorite... Sulla cima del monte si trova un rifugio abbandonato, piuttosto grande, assieme a un casolare della vecchia cabinovia (credo) e a un'altra struttura orribile simile a un mini-hangar; non proprio una bellezza, insomma! Nei prossimi anni (forse già dal prossimo inverno) sarà attivata una linea di skilift o qualcosa del genere che collegherà Prato Cipolla al Monte Bue, ma non so di preciso se saranno mantenuti i vecchi stabili.

Proseguendo verso il Monte Maggiorasca, ci siamo imbattuti in una piccola tromba d'aria, lungo il sentiero che passa "dietro" al Bue; il sentiero poi si allarga ancora e prosegue con una discesona piena di pietraccie: attenzione ai ruzzoloni! Dopo aver attraversato un boschetto si raggiunge la cima un po' arrotondata del Maggiorasca: ben più piacevole del Monte Bue, con dei bei prati, un'alta madonnina e una vista più apprezzabile forse (e gli antennoni e "galatine" poco più in là). Qui è il posto ideale per una sosta con pranzo, ma il consiglio è quello di coprirsi un po': anche se non sarà stata un'immensa fatica giungere fin qui, una magliettina sopra non fa mai male, soprattutto se tira un'ariettina fresca ma costante e soprattutto se ci si vuol fermare a fare un pisolino (attenzione alle formiche!).

Tornando indietro, già che ci siamo, facciamo una capatina a questo Lago Nero: "Sarà davvero un lago o solo una pozza d'acqua? Sarà asciutto?"; la nostra curiosità sarà soddisfatta dopo ben più del q
uarto d'ora segnalato dal cartello (posto ai piedi del Bue, lo si incontra prima della sua risalita): il sentiero sembra il letto di un ruscello, pieno di pietroni; attraversa un boschetto buio e a tratti non proprio rassicurante! Ma dopo un po', ecco il lago! E' proprio un bel lago, tranquillo, adagiato in una specie di conca e circondato dai monti; le acque non sono proprio limpide, il colore è marroncino, ma sembra brulicare di bei pescioloni. Sulle sponde del lago sono presenti anche alcuni siti pic-nic, compresi di tavoli e panche in legno e, almeno dalla parte dello sbocco del nostro sentiero, anche di una sorta di barbecue con legna! Il cartello lì vicino informa di stare attenti a non causare incendi, e che il lago è un'area protetta e ad alto valore naturalistico.

Per tornare indietro, si può ritornare dal vecchio sentiero oppure imboccare un'altra via, verso la Fontana Gelata; il sentiero è una diramazione di quello preso in precedenza: l'imbocco è poco più su dell'arrivo al lago. La via verso la fontana è abbastanza piacevole, nell'ultimo tratto quasi piana; la Fontana Gelata consiste però solamente di un tubo d'acqua, ghiacciata per l'appunto e quindi non proprio l'ideale da bere subito! Il sentiero continua poi verso Prato Cipolla, sempre in piano.


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